Cantiere Educativo Volere Volare
Volere Volare
Volere Volare è il nome di un nuovo progetto promosso ad Ispica, in provincia di Ragusa, finalizzato alla creazione di un luogo fisico e relazionale di crescita dei più piccoli. Il cantiere educativo è collocato nei locali della Parrocchia S. Antonio Abate.
Ispirato nel nome al libro “Il piccolo Principe” dell’autore francese Antoine de Sant’-Exupéry, mette insieme due verbi: il verbo volere e volare.
Il verbo volere dice la forza e l’impegno, unito alla volontà di chi impiega forze e risorse per realizzare il fine ultimo: la crescita, l’integrazione e la realizzazione personale del bambino attraverso relazioni sane e la cura attenta e salvifica.
Volare è l’immagine dell’aviatore de “Il piccolo Principe”. Volare delinea il desiderio di ogni bambino che aspira a sogni grandi e la capacità di guardare dall’alto le cose. Il cantiere è il luogo dove giorno dopo giorno, momento dopo momento, si lavora, ci si impegna a puntare in alto, a vivere la vita con valori alti, a fare scoperte utili a migliorare la vita. Scopo primario dell’educazione è formare i più piccoli, ma anche la città, che dai bambini può apprendere la sapienza spicciola, la gratuità e l’attenzione alle piccole cose, ai più dimenticati: dall’alto tutto acquista la stessa misura, dall’alto difficilmente si colgono le differenze ed è più facile scorgere, in una visione armonica, la realtà; dall’alto è anche più semplice sognare ad occhi aperti.
Il Cantiere nasce in un contesto proprio qual è il quartiere, quello antico della nostra città, abitato e vissuto in prevalenza da extracomunitari. Il Cantiere infatti intende creare interazione e integrazione. Intende abbattere le barriere e i confini dovuti alle etnie e alla diversità di cultura. Lo fa puntando ai bambini, speranza di un mondo nuovo, cercatori di felicità e costruttori di pace.
Volge l’attenzione a bambini e famiglie che a causa di disagio faticano ad accompagnare la crescita serena dei piccoli, il loro inserimento nel tessuto sociale e scolastico, nella città,che diventa il crocevia di incontri, sguardi e di speranze.
In cosa consiste il progetto?
Nell’arco dell’intero anno vengono proposte una serie di attività volte al raggiungimento di obiettivi e alla promozione di valori diversi. Le attività si concentrano nella fascia pomeridiana, con una prima parte dedicata ai compiti scolastici, una seconda parte ad attività ludico ricreative perché si possano apprendere regole attraverso lo sport e si sperimenti la creatività più bella e più motivante. L’aiuto nelle attività scolastiche favorisce chi sovente rimane passi indietro nell’acquisizione di contenuti e nozioni, supportando anche il bambino nella crescita, dandogli fiducia e attenzione salvifica: è lo sguardo che cura e che fa vivere. Molto fruttuosa sarà la collaborazione con gli istituti scolastici di Ispica e con gli insegnanti (molti dei quali già presenti e attivi collaboratori nelle nostre comunità parrocchiali). Coloro che svolgono un ruolo educativo non possono non collaborare nello sviluppo di una comunità più attenta e vicina ai piccoli.
Il Cantiere punta anche a interessare i più prossimi cittadini del domani. Punta ad avviare percorsi di servizio dei più giovani, diviene luogo della carità e della crescita nei talenti e nelle capacità, avamposto e fucina di idee dove i più giovani possano esprimere una parola sulla città e alla città su temi a loro vicini. Il percorso intende altresì creare una mentalità che sia di supporto alla crescita della città di cui i giovani rappresentano lo spirito critico, dando loro la possibilità di sentirsi responsabili delle decisioni comuni.
Volere Volare diventa anche il contesto educativo adatto per valorizzare le bellezze storico artistiche di Ispica. Certi che occorra conoscere ed approfondire la propria storia, si tende a creare occasioni di incontro con esperti ed appassionati del settore per dare ai ragazzi l’opportunità di ritrovarsi cittadini di oggi e di domani dalle radici solide e germinanti futuro. In tal senso si vuole valorizzare l’incontro tra generazioni perché la città acquisti sempre più la dimensione vera del mondo abitabile in un contesto ottimale di crescita in umanità.
Durante l’anno ci si fermerà a riflettere anche su aspetti importanti del vivere comune ed attraverso le feste si punterà a ritrovarsi insieme e a coltivare fraternità che permette di accogliersi nella diversità.
Il cantiere potrà ospitare gruppi e associazioni, iniziative ed eventi che hanno finalità sociali ed educative. Questo diventa un segno nella città e per la città. Sarà pure una piccola goccia, ma che dà vita all’oceano di bene che ognuno sogna e che sogna ogni bambino. Goccia per irrigare l’anima della città. Goccia per i credenti, perché dall’acqua del Vangelo e dell’Eucarestia riescano ad essere sorgenti di vita buona e testimoni di un modo di vivere donando la vita. Goccia nel mare della politica, per immettere nel mondo una politicità nuova fatta di purezza del cuore, intelligenza, non violenza, attenzione ai poveri e ai sofferenti.
Camminando insieme con fedi e sensibilità diverse, coltivando grazia, è possibile volere e volare verso orizzonti più belli e verso luoghi del cuore che donano bellezza al mondo.