Arciconfraternita della SS. Annunziata

L'Arciconfraternita

L’Arciconfraternita sotto titolo della Beata Vergine Maria Santissima Annunziata esisteva nella città di Ispica (già Spaccaforno, fino al 1935) fin dal XV secolo come “spontaneo affratellamento di vari individui che, in determinati giorni, riunivasi per esercitarsi in taluni atti di pietà e promuovere, mercé le volontarie oblazioni, le opere di beneficenza e di culto”. Fu sotto l’alta protezione della famiglia Caruso, baroni di Spaccaforno dal 1453, che edificarono la Basilica della SS. Annunziata, sede dell’Arciconfraternita: Isabella Caruso, nel 1559, istituì “il legato di maritaggio” (per costituire la dote a fanciulle povere) che è stato uno dei “precipui scopi” dell’Arciconfraternita fino ai primi del ‘900. Altri scopi furono: l’istituzione di una Biblioteca donata dal Vicario don Franzo Lorefice per l’istruzione popolare; provvedere alla cura dei confrati e dei loro familiari, mancando un ospedale pubblico; provvedere al mantenimento della chiesa titolare; formare i confrati per l’esercizio del culto e della carità.

Fondata “de novo” dal Vescovo di Siracusa, Mons. Giovanni Capobianco, con il Privilegio d’erezione del 13 febbraio 1651, a cui furono allegati i “Capitoli della Confraternita” in cui si dice che la stessa “altronde esisteva”.

Venne associata all’Arciconfraternita di Roma al fine di partecipare alle grazie e ai privilegi che i Sommi Pontefici avevano a quella annessi (1681).

II Vicerè Caracciolo con decreto del 24 dicembre 1783 la dichiarò confraternita soggetta all’ordinaria reale giurisdizione: in moltissimi documenti d’archivio viene chiamata “Arciconfraternita” e la chiesa titolare appellata “Augusta Basilica”, già Chiesa Madre di Spaccaforno (“olim Matrice”) fino alla fondazione della Chiesa di San Bartolomeo che assunse le funzioni matriciali.

II 22 settembre 1808 fu eretta in Collegiata, composta da quattro Dignità, del Teologale, Penitenziere ed otto Canonici semplici.

Ripristinata ed eretta a Corpo Morale con decreto regio del 2 aprile 1855. Dopo l’Unità d’Italia, regolata della legge 3 agosto 1862, fu riconosciuta dal governo e dotata di un nuovo “Statuto organico”, in data 28 ottobre 1874, per svolgere finalità di culto e di beneficenza.

Altre riforme statutarie sono intervenute con l’entrata in vigore della legge sulle Opere Pie 17 luglio 1890.

Nel 1927 I’Arciconfraternita ha promosso la procedura per l’erezione della chiesa SS. Annunziata a parrocchia (avvenuta nel 1930); ed è tornata alla dipendenza completa ed esclusiva dell’Autorità Ecclesiastica nel 1929, a seguito del Concordato tra Italia e Santa Sede.
Ancora diversi statuti si sono succeduti nella vita dell’Arciconfraternita, tra i quali si menziona quello approvato, in data 18 febbraio 1959, da S. E. R. Mons. Angelo Calabretta Vescovo di Noto.

Essa è una associazione pubblica di fedeli laici ed ha lo scopo prevalente di culto, carità e formazione degli iscritti e pertanto è retta sotto la superiore direzione del Vescovo Diocesano.
I Confrati partecipano alle assemblee ordinarie e straordinarie dell’Arciconfraternita, individualmente all’eucaristia domenicale e insieme agli altri confrati durante i venerdì di quaresima, le celebrazioni liturgiche della settimana santa, la solennità dell’Annunciazione del Signore, alla processione del Corpus Domini, alla liturgia funebre degli Confrati defunti e a tutte le altre funzioni che vengono stabilite dalla Rettoria, d’intesa con l’Assistente ecclesiastico che è, di norma, il parroco pro tempore della parrocchia (…) A lui è demandata la direzione spirituale dell’Arciconfraternita.

(Dallo Statuto dell’Arciconfraternita).

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